“[…] Laudato si’, mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. Laudato si’, mi Signore, per quelli che perdonano per lo Tuo amore et sostengono infirmitate et tribulatione. Beati quelli ke ‘l sosterranno in pace, ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.” (San Francesco d’Assisi, Il cantico delle Creature)
La città di Assisi è famosa soprattutto per aver dato i natali nel 1182 a Francesco, Patrono d’Italia, il Santo che con la Sua vita e il Suo Cantico delle Creature segnò un’epoca e l’umanità.
Ma Assisi è anche un esempio unico di continuità di una città santuario nel suo ambiente naturale dalle sue origini umbro-romane del IX sec. a.C. , al Medio Evo fino ai giorni nostri, rappresentato dal paesaggio culturale, dagli insiemi religiosi, dai sistemi di comunicazione e da un tradizionale uso del territorio. Luci e colori che ti entrano nel cuore, terre e campi coltivati di cui possiamo assaporare il gusto dei frutti che producono, in particolare olio e vino. Nella fatica del lavoro e la ricerca del soprannaturale in noi c’è tutto il senso dell’uomo e della natura.
Fermarsi ascoltare osservare: solo così si può sentire con forza la presenza di un vitale spiritus loci e il profumo del passato che ancora inebria chi cerca dentro di se le radici vigorose di antiche culture.
E Assisi non delude.
Capolavori del genio creativo umano come la Basilica di San Francesco, ma anche vicini borghi medievali con castelli, ville e palazzi e una natura sconfinata sono gli elementi principali che fanno di questo territorio località ideale per:
- gli estimatori delle opere d’arte,
- gli sportivi (parapendio e volo libero, mountain bike),
- gli amanti delle escursioni a piedi, a cavallo, in bicicletta,
- ma anche per i buongustai delle prelibatezze eno-gastronomiche della tradizione umbra.